Recupero anatocismo

L’anatocismo è il metodo di calcolo degli oneri finanziari in base al quale gli interessi maturati, commissioni massimo scoperto e spese sono capitalizzati, cioè vengono calcolati gli interessi sugli interessi.

CI RIVOLGIAMO

a tutte le aziende nel ruolo dei proprietari, amministratori, soci, direttori, responsabili contabili e dirigenti

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA 

sono i contratti di conto corrente e apertura credito completi e
gli estratti conto ordinari/scalari trimestrali e dei sotto conti (sbf ecc)

BENEFICIARI

sono tutte le aziende iscritte in camera di commercio, anche se inattive

REQUISITI

  • conto corrente ancora in vita o chiuso da non più di 10 anni
  • c/c aperto prima del 22 aprile 2000
  • durata di almeno 7/8 anni e in passivo per lunghi periodi e per importi di almeno 20/25 mila euro
  • possesso di tutta la documentazione relativa al conto corrente (dal contratto di conto corrente, apertura credito, estratti conto e/o scalari, comunicazioni ricevute dalla banca a vario titolo, fino ad oggi o fino alla chiusura del conto)

RECUPERO

è possibile a partire dal 1942 e comunque negli anni in cui il conto è andato in rosso.

COME SI SVOLGE IL NOSTRO LAVORO

Raccogliamo tutta la documentazione necessaria per effettuare una pre-analisi nella quale appuriamo l’esistenza o meno di illeciti e l’eventuale importo approssimativo da contestare, a questo punto i nostri specialisti 'ricostruiranno' il conto corrente depurandolo dalle  somme non dovute, questa operazione verrà effettuata per ogni anno di vita del conto corrente e man mano che si avanza si evidenzierà una sempre maggiore forbice tra il saldo effettivo e quello contabilmente ricostruito.
Questo cosa significa? Che da un saldo passivo, più anni sono interessati e più alte sono le cifre movimentate, più alta è la probabilità che si passi ad un saldo positivo, cioè a credito.
Una volta determinato l’importo da contestare si procede alla redazione della perizia tecnico contabile e all'invio della comunicazione alla banca che entro 15/30 giorni dovrà rispondere.
Se l'istituto di credito è disponibile ad un incontro cercheremo di raggiungere una conciliazione bonaria stragiudiziale, se invece disconosce gli illeciti o addirittura non risponde si procede con la mediazione obbligatoria, che ha una durata massima di 4 mesi durante i quali il nostro legale cercherà di trovare un accordo.
Nel caso in cui non si raggiunga l'accordo tra le parti si finisce in giudizio e in questo caso non si possono stabilire le tempistiche poiché variano a seconda del tribunale o del giudice, ma l'importante è tenere bene a mente il nostro obiettivo che è il tentativo di recuperare somme, che possono essere anche molto importanti, che altrimenti rimarrebbero nelle casse delle banche!
Disponiamo di una struttura operativa, che si avvale della collaborazione di legali specializzati nel settore bancario, pronta ad affiancare le imprese per controllare i vecchi contratti con le banche, elaborare e realizzare un’analisi per stabilire la cifra del recupero e predisporre azioni legali.
Per qualunque informazione o chiarimento siamo a vostra disposizione.